ALE-V25 ANTICA CHIESETTA SCONSACRATA NEL CUORE DI ALESSANO

Descrizione

Vendesi antica chiesetta ristrutturata nel centro storico di Alessano, composta al piano terra da ampio ingresso con tipiche volte Salentine, soppalco e bagno, salendo le scale troviamo una piccola stanzetta e al primo piano la zona giorno con terrazzo di pertinenza esclusiva.

La chiesetta, testimonia dello sforzo da parte delle autorità ecclesiastiche cattoliche della seconda metà del 1500 di “bonificare” un’area centralissima, dentro le mura di Alessano, dove si situavano le botteghe e le attività degli ebrei. Questi abitavano sì nel ghetto, a Nord di quella che è ancora oggi la piazza del Mercato, ma avevano numerose attività nel più ampio spazio tra le vie Oronzo Costa e Micocci. La loro forte presenza ha fatto sì che nel passato gli Alessanesi venissero soprannominati “SCIUDEI”.
Dopo la cacciata degli Ebrei dalla Spagna, anche nel sud d’Italia ,si creò un clima sfavorevole alla presenza ebraica sia rispetto alla comunità numerosa degli ebrei veneziani, sia nei confronti dei Sefarditi più recentemente giunti. Conversioni forzate, ma anche abbandono delle manifestazioni palesi della tradizione ebraica da parte di famiglie ed individui ed un volontario un offuscamento nella comunità. Contemporaneamente le autorità religiose e di governo provvedevano all’edificazione di monasteri e chiese di rito cattolico dove prima vivevano gli Ebrei.
La chiesa, di cui parliamo, edificata nella seconda metà del 1500, era annessa ad un monastero di monache dove donne della famiglia Grasso ricoprivano probabilmente ruoli importanti. Allo scopo di testimoniare la donazione i Grasso avevano posto il proprio stemma alla cuspide della navata: un leone che tiene tra le zampe anteriori un mannello di spighe di frumento.
Il blasone, in ottime condizioni di conservazione, è oggi ben visibile. La famiglia discendente dal feudatario Guglielmo il Grosso aveva palazzi in Martano, Aradeo e Lecce.
Gli edifici conventuali sono stati distrutti o inglobati nelle case che attorniano la chiesa. La scala che dal pianterreno raggiunge il piano più alto è, in realtà, quanto rimasto della originaria torre campanaria.
Sulla parete di destra dell’abside è presente un altorilievo di grandi dimensioni che rappresenta Alessano nel Medio Evo, circondata da una robusta cinta muraria. L’ attribuzione è in realtà incerta e la stampa che la scultura ha voluto rappresentare, è una città medievale della Germania.
Nella parte posteriore della chiesa è collocata la sacrestia, dotata di un grande camino.
Si dice che in occasione del rifacimento del pavimento con la posa di marmi vari siano stati ritrovamenti di oggetti di culto. In particolare la narrazione locale racconta di un misterioso condotto che sarebbe stato rinvenuto (vuoto)
All’ingresso è stato scavato un pozzo che potrebbe rimandare ad una presenza dei Cavalieri Templari o semplicemente alla trasformazione in civile abitazione.
Nella seconda metà dell’ottocento seppur intestata ad una confraternita, forse per non pagare tasse, la chiesa era abitata da un erudito, tale Davide Monaco, incaricato dell’insegnamento del latino e del greco presso l’abbazia di Montecassino. Questo personaggio aveva trasferito qui la propria biblioteca ricca di molti ed importanti libri. Alla sua morte gli eredi, non acculturati, dispersero, vendendoli, tutti libri e i rimanenti, si dice, finirono come carta per incartare il pesce.
In tempi più recenti la casa era stata trasformata da uno scalpellino, a cui si deve il citato altorilievo, in un luogo d’arte e di meditazione essendo lui amico di un esoterico o forse massone.
A questa influenza si devono i numerosi altorilievi rappresentanti tutti i pianeti che decoravano le pareti.
Lo stesso scalpellino, devoto alla Madonna, è l’autore di una incerta iscrizione incisa sull’architrave della porta d’ingresso che intitolava la chiesa alla Vergine.